Il valore delle "carte"

L’opera su carta di Roberto Faganel si è sempre sviluppata di pari passo alla produzione su tela, anticipandone tematiche, scelte formali, gamma cromatica.
Sorta di diario illustrato, di appunti visivi realizzati attraverso rapidi schizzi e brevi annotazioni riprese dal vero, le "carte" di Faganel raccontano di luoghi e persone incontrate nel corso dei suoi numerosi viaggi, di mondi vicini e lontani, di tradizioni e usanze raccolte nel tempo, da un capo all’altro della terra.
Roberto Faganel "vede e dipinge del mondo" da sempre. Tutto il suo percorso artistico muove dal viaggio, inteso sia in senso strettamente fisico, sia intimo e personale. Un viaggio vissuto con stupore e meraviglia, con la disponibilità di chi riesce a cogliere, anche nel più piccolo particolare, un insegnamento, un arricchimento, un valore aggiunto per il proprio bagaglio personale e culturale.
Faganel, dotato poi di gran sensibilità coloristica e di senso prospettico, cristallizza l’attimo, fissa la sensazione, restituisce l’impressione istantanea. Non dunque una riproduzione fedele ed esatta, ma il ricordo e la percezione di una veduta, di un gesto, di un volto. I numerosissimi acquarelli, le chine, i pastelli, testimoniano il suo lungo ed incessante peregrinare, l’innata urgenza di indagare e conoscere altri mondi e nuove terre, documentano più e meglio di una fotografia, paesaggi, uomini, riti, ma allo stesso tempo assumono le sembianze di racconti privati, taccuini su cui registrare quotidianamente, per immagini, le emozioni provate.
Le atmosfere incantevoli e suggestive delle spiagge hawaiane, le vedute sospese del Grand Canyon, i riti delle popolazioni indiane, ma anche le montagne austriache e slovene innevate, l’aridità del deserto tunisino, il misterioso popolo Masai; Faganel non fa differenza fra nord e sud, est e ovest, il suo e uno sguardo ad "ampio respiro", qualsiasi posto merita attenzione e diventa materia da narrare con la freschezza e l’immediatezza che contraddistinguono il suo operare.
L’acquarello richiede sicurezza, velocità di esecuzione, ma soprattutto non consente ripensamenti.
All’artista sono sufficienti pochi tocchi per delineare i pescatori indiani alle prese con le reti, il paesaggio vulcanico di Lanzarote, gli sterminati ghiacci canadesi. Il gesto è istintivo, rapido, agile. Il colore liquido e trasparente scivola sul foglio con leggerezza o, al contrario, viene assorbito dalla porosità della cellulosa, che crea insoliti ed imprevisti contrasti. Faganel è capace di tocchi allusivi e concisi, rende con efficacia la vibrazione luminosa, crea costantemente un rapporto denso ed appassionato con la materia, il colore, l’immagine, riuscendo a calibrare la resa atmosferica grazie ad un insito istinto visivo e ad una spiccata propensione coloristica.
Ma il suo sguardo non è solo per i luoghi lontani ed esotici, l’artista non dimentica da dove viene, le sue radici e il suo territorio: il Carso, il Collio, la campagna circostante sono vissuti con profonda partecipazione, in tutte le stagioni, amati per quella natura ricca e variegata, che concede sempre mille incursioni. Nascono proprio dall’attenzione per la sua terra alcune delle prove più interessanti e convincenti, pittura di pura sintesi formale e di massima resa luministica, in cui Faganel riesce ad interpretare sensazioni atmosferiche come il sibilo del vento o il silenzio della neve che scende attraverso un naturale senso armonico e un linguaggio espressivo fedele a sé stesso, equilibrato, consapevole.
E proprio in questo libero spaziare, nel segno sempre significativo, nel colore dosato, nell’equilibrio compositivo, frutto di una progettualità che viene da lontano, risiede il fascino e il valore delle "carte" di Roberto Faganel. Pittura di contenuti, coerente e lontana dalle mode, opere mai banali, ma al contrario intrise della necessità di raccontare, di far emergere e trasmettere emozioni e suggestioni con semplicità e in profondità.
 
Cristina Feresin